Nel 2022, in Svizzera il 3,2% della popolazione non ha fatto ricorso a prestazioni sanitarie necessarie per motivi finanziari. Dal 2015 questa quota si aggira attorno al 3%.

Nel 2022, le persone a rischio di povertà (7,5%), i cittadini stranieri (5,7%) e le persone con un titolo di studio non superiore alla scuola dell'obbligo (6,3%) hanno maggiori probabilità di essere colpiti.

Questo indicatore fa parte del sistema di monitoraggio delle dipendenze e delle MNT (MonAM) dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Tutti i gruppi di popolazione devono avere le stesse opportunità di beneficiare di una buona assistenza sanitaria e di avere una speranza di vita ottimale. Particolare attenzione va prestata ai bambini e ai giovani, alle persone con un reddito o un livello di formazione bassi, alle persone anziane ma anche ai migranti.

Spesso alcuni gruppi di popolazione svantaggiati non ricorrono in misura sufficiente o in modo mirato alle prestazioni sanitarie necessarie. L’accesso finanziariamente sostenibile alle prestazioni del sistema sanitario per persone malate, con disabilità o socialmente deboli è pertanto uno degli obiettivi della strategia dall’Ufficio federale della sanità pubblica. L’indicatore consente di pianificare misure corrispondenti.

Definizione

Questo indicatore mostra la quota di popolazione che ha dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie mediche o dentistiche per motivi finanziari nonostante fossero necessarie. Si basa sui dati dell’indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (SILC) e viene aggiornato a cadenza annuale.

Le persone interpellate (a partire dai 16 anni) indicano se nei 12 mesi precedenti non si sono potute sottoporre a controlli o trattamenti medici o dentistici nonostante fossero necessari. In caso affermativo viene chiesto il motivo principale della rinuncia. La prima delle otto risposte possibili è «per motivi finanziari (troppo caro) o non coperto dall’assicurazione».

A partire dal 2014, il campione per la SILC viene ricavato dalla nuova base di campionamento per le indagini presso la popolazione (SRPH). In tal modo possono partecipare alla rilevazione anche persone che non dispongono di un collegamento telefonico alla rete fissa. In seguito il modello di ponderazione è stato rielaborato e migliorato, in particolare grazie ai nuovi dati tratti dai registri. Nel 2015 lo strumento di rilevazione è stato confrontato con Eurostat. Da allora, la prima domanda posta è se vi era veramente la necessità di sottoporsi a un trattamento, a un controllo ecc. In seguito, il mancato ricorso viene approfondito soltanto per le persone che hanno risposto affermativamente. I valori a partire dal 2015, pertanto, non possono essere confrontati direttamente con quelli degli anni precedenti (interruzione dei dati)

Fonte

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Ultimo aggiornamento

18.09.2024