La disponibilità di un effettivo adeguato, che corrisponda al numero e alle esigenze dei pazienti, rende possibile un’assistenza di qualità elevata, evitando al tempo stesso un carico di lavoro eccessivo per il personale. Un indicatore per determinare se il personale sia adeguato è il nurse-to-patient ratio, che esprime il rapporto tra il personale di cure e assistenza (di tutti i livelli di formazione) in equivalenti a tempo pieno (ETP) e il numero di pazienti. Per tenere conto delle diverse esigenze di cura dei pazienti, viene indicato anche il numero dei professionisti di cure e assistenza (in ETP) rispetto ai minuti di cure prestati.

Al momento non esistono raccomandazioni relative a un nurse-to-patient ratio ottimale. Un’eventuale raccomandazione dovrebbe tenere conto delle esigenze dei pazienti, della complessità dei casi e dell’ambiente di lavoro. Inoltre, il nurse-to-patient ratio dovrebbe essere osservato congiuntamente alla composizione del personale di cure e assistenza in base al livello di formazione (v. indicatore Grade-Mix).

L’indicatore qui presentato non fornisce quindi informazioni sull’adeguatezza del nurse-to-patient ratio. Offre però una panoramica della situazione e serve come base di discussione per la definizione di valori di riferimento.

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Definizione

Numero di ETP per 100 pazienti

Questo indicatore rappresenta il numero di professionisti di cure e assistenza in ETP per l’assistenza a 100 pazienti. Esso si riferisce al personale di tutti i livelli di formazione. A seconda del settore di attività, il significato della parola «paziente» cambia.

  • Ospedali e cliniche: numero di dimissioni nel corso dell’anno
  • Case per anziani e di cura: numero di pazienti nelle cure di lungodegenza al 31 dicembre
  • Servizi di assistenza e cura a domicilio: numero di clienti nel corso dell’anno

Numero di ETP per 1000 minuti di cure

Questo indicatore illustra il numero di professionisti di cure e assistenza in ETP (di tutti i livelli di formazione) che effettuano 1000 minuti di cure. Esso si riferisce al personale di tutti i livelli di formazione. A seconda del settore di attività, il significato dell’espressione «minuto di cura» cambia.

  • Case per anziani e di cura: dal 2011 le case di cura che fatturano secondo la legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal), devono registrare informazioni dettagliate sulle cure fornite a ogni residente. A questo scopo esistono diversi strumenti di valutazione riconosciuti. Combinando le informazioni con le unità di misura delle cure si ottengono i minuti di cure quotidiane. I dati comprendono ricoveri di breve e lunga durata, ma non le cure acute e transitorie.
  • Servizi di assistenza e cura a domicilio: minuti di cura per prestazioni ai sensi dell’ordinanza sulle prestazioni (OPre) (cure secondo l’articolo 25a cpv. 1 LAMal nonché cure acute e transitorie).

Fonti

Ultimo aggiornamento

01.07.2024

Indicatore correlato