Per il reclutamento di personale le strutture sanitarie possono ricorrere ai servizi di agenzie di collocamento private o a un prestatore di personale. Il collocamento privato mette in contatto datori di lavoro e persone alla ricerca di un impiego dietro compenso. Nella fornitura di personale a prestito, i lavoratori sono retribuiti dal prestatore, ma effettuano l’attività lavorativa in un’azienda acquisitrice, definita anche azienda terza. Nel linguaggio informale questa pratica viene definita «lavoro temporaneo», in quello specializzato «prestito di personale». Il prestito di personale può essere limitato nel tempo, ma non deve esserlo per forza.
Il primo indicatore illustra la percentuale di intervistati che ha trovato l’impiego attuale tramite un'agenzia di collocamento privata. Il secondo indicatore registra la percentuale di intervistati al momento impiegati nel quadro di una fornitura di personale, e che ricevono quindi il salario dal prestatore.
I risultati forniscono informazioni sul collocamento e sul prestito di personale dei professionisti di cure infermieristiche e assistenza residenti in Svizzera (v. definizione). I frontalieri e i dimoranti temporanei non sono inclusi nei dati. Il collocamento e il prestito di personale possono quindi essere più diffusi negli istituti sanitari svizzeri rispetto a quanto emerge dai presenti dati.
Questo indicatore si basa sulla Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS). Il grafico Collocamento privato e prestito di personale si basa sull’analisi della domanda:
In caso di risposta affermativa, viene posta la domanda seguente:
Il grafico Prestito di personale mostra la quota di persone che ha trovato il suo impiego tramite un ufficio di collocamento e che è retribuita da quest’ultimo.
La RIFOS rappresenta un campione della popolazione attiva in Svizzera. Essa non rileva quindi il prestito di personale dei seguenti gruppi di persone:
Dal momento che soprattutto i frontalieri costituiscono una percentuale non trascurabile del personale di cure infermieristiche e assistenza (v. indicatore Arrivi e partenze di personale infermieristico straniero), questo indicatore dev’essere interpretato con cautela.
Le strutture sanitarie possono inoltre costituire riserve di personale dalle quali attingere per colmare carenze di personale a breve o lungo termine. Dal momento che le persone nelle riserve sono assunte direttamente dalle strutture sanitarie, non rientrano nella definizione di prestito di personale.
La suddivisione in gruppi professionali viene effettuata secondo la Nomenclatura svizzera delle professioni CH-ISCO-19.
Personale infermieristico:
- 22 211: Capi servizio cure infermieristiche
- 22 212: Personale infermieristico
- 22 213: Personale infermieristico con specializzazione
Personale di cure infermieristiche e assistenza livello sec. II:
- 32 210: Personale di cura (livello intermedio)
- 53 222: Assistenti familiari
Assistenti di cura:
- 53 210: Assistenti di cura in istituti
- 53 221: Assistenti di cura a domicilio
Questa categorizzazione si differenzia dalla prassi dell’OCSE nelle sue attività relative al personale di cure infermieristiche e assistenza. Mentre l’OCSE assegna il codice 53 222 alla categoria «collaboratrici e collaboratori sanitari», in questa sede la professione a cui è attribuito viene posta, insieme al personale di cura (livello intermedio), sullo stesso piano del personale di cure infermieristiche e assistenza di livello secondario II. La ragione è che tale categoria comprende essenzialmente operatori e operatrici socioassistenziali con una formazione di livello secondario II.
La suddivisione in settori di attività viene effettuata in base alla Nomenclatura generale delle attività economiche (NOGA).
Ospedali e cliniche:
- 861 001: Ospedali generali
- 861 002: Cliniche specializzate
Case per anziani e di cura:
- 871 000: Case di cura
- 873 001: Case per anziani
Servizi di assistenza e cura a domicilio:
- 869 003: Attività di infermiere, cure a domicilio